Quello che emerge è la forza di un legame che va oltre la formalità di un gemellaggio. Non si tratta solo di incontri cerimoniali, ma di un rapporto vivo, fatto di collaborazione concreta, di scambio culturale e di sostegno reciproco. L’evento organizzato a Marco dimostra come la convivialità – cucina, musica, tradizioni – possa trasformarsi in uno strumento efficace per costruire vicinanza e allo stesso tempo sostenere un obiettivo comune.

Colpisce soprattutto la prospettiva: non un’iniziativa isolata, ma parte di un progetto di restauro che richiede anni di impegno e che guarda al traguardo del bicentenario della chiesa nel 2031. Il fatto che una comunità locale italiana contribuisca in maniera tangibile a un bene culturale e religioso in Repubblica Ceca mostra quanto le radici della fraternità possano essere più forti dei confini.

In un periodo in cui i rapporti internazionali appaiono spesso dominati da conflitti o interessi contrapposti, esperienze come questa restituiscono un senso autentico di Europa: comunità che si incontrano, si aiutano e si riconoscono sorelle nella fede e nella storia condivisa.

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